Monsieur Le Paneyron
Monsieur Le Paneyron
Le Paneyron
L’appuntamento è alle 19.00 di domenica 31 luglio al casello di Altare. Ma mai fidarsi degli appuntamenti del buon Wild...la puntualità non è il suo forte!
Mezz’oretta dopo vedo avvicinarsi il duo Robobo/Wild a bordo della Bobomobile, mezzo superattrezzato per l’escursionismo a 360 gradi.
In pochi minuti siamo pronti..le tre bici da battaglia sono già sul camper, la Canon Torque di Bobo, la Giant Reign di Wild e la mia Banshee Rune.
Partiamo alla volta dell’arco alpino, una pizzetta per strada ci permette di fare una sosta e quattro chiacchere conciliate da un buon bicchiere di sangria ed una birra media mentre i nostri occhi restano vigili sulle amate e preziose “due ruote” a bordo del camper.
Si riparte, destinazione Bersezio, presso la mountain-base di Enri che ci accoglierà per la notte. Bobo racconta..è una miniera di informazioni sulla montagna, conosce metro per metro tutte queste valli e ci narra storie ed aneddoti in continuazione...il viaggio pare durato un attimo.
Enri arriva, ci fa accomodare, ci prepara la stanza come un’ottima massaia, e ci si ridà appuntamento per la mattina seguente ore 6.00.
Spegniamo la luce..Bobo e io che siamo di leva siamo più vecchiotti e ci mettiamo un pò a riposare, Wild dopo 3minuti3 è caduto in un sonno profondo. Io tengo gli occhi spalancati fino alla mattina seguente, sarà l’aria di montagna che non mi è così familiare, saranno i troppi caffè, fatto sta che conto milioni di pecorelle senza esito alcuno.
Mettiamo in tre la sveglia..non ne suona una! Arriva prima a svegliarci Enri, bello reattivo e brillante come sempre...è inevitabile non alzarsi di buonumore vedendo lui, sempre con un sorriso ed una battuta pronti per tutti!
Partiremo giusto in tempo per essere in tempo al Col di Vars per l’appuntamento con Giorgio SBoarderZena, personaggio mitologico dello snowboard alpino che ci raggiungerà direttamente lì.
Eccoci a St. Paul..scarichiamo le bici dalla Bobomobile e si parte!
I miei tre compagni di avventura si allontanano ad un altro passo. Io cerco solo di adattarmi all’altura e di trovare la mia andatura a cavallo di questi 700mt di dislivello su asfalto.
Finchè cerco di procedere al ritmo dei miei compari sento il mio cuore che pare di uscire dal petto...mi manca l’aria. Allora mi metto lì costante alla Cinghialtracks maniera, subisco l’umiliazione di vedermi superare da un paio di anziani con la bici da corsa mentre io annaspo con la mia full con gomme da 2’35 e lo zaino bello pieno di tutto il necessario per l’avventura in montagna.
Raggiungo i ragazzi al rifugio del Col di Vars dopo qualche minuto. Ci aspettano dei caffè (un espresso francese, sigh, ma pur sempre un valido apporto di caffeina) belli caldi e dei pain au chocolat gustosi e carichi di energie.
Dopo qualche minuto arriva SBoarder, facciamo le presentazioni di rito, c’è subito feeling, qualche controllo meccanico e finalmente ci aspetta lo sterrato.
Si arranca verso il Col de la Serene, la strada è una bella mulattiera costante, basta trovare il ritmo giusto perchè la pendenza è abbordabile.
Ci aspetta qualche tratto in pendenza con un bel singletrack in discesa tra gli abeti, poi dopo aver guadato qualche piccolo corso d’acqua torniamo a dedicarci alla salita.
Il cielo non è terso ma la temperatura è perfetta per pedalare e l’aria mai troppo calda.
Si fatica ma si ride e si scherza durante il tragitto, il panorama ci riempie l’anima, continua la scalata verso le vette, la vegetazione è sempre più rarefatta, le latifoglie sono sparite, sono poche anche le aghifoglie, mano a mano anche i prati tendono a diventare sempre più brulli.
Troviamo la deviazione che porta al lac des neuf coleurs e al lac de l’etoile.
Sbuchiamo su un vallone incredibile..un paesaggio lunare di mille tonalità di grigio. Lo risaliamo su uno stretto singletrack esposto su un pendio verticale alla nostra sinistra. Pedaliamo stando attenti a non toccare da nessuna parte nè il manubrio nè i pedali alla nostra destra per evitare di rotolare nel burrone alla nostra sinistra...
Io, poco avvezzo a questi luoghi, procedo con cautela e lascio passare avanti i miei più esperti compagni di merende.
Arriviamo in cima al vallone. Fantastico. Ne approfittiamo per riempirci gli occhi di quella magnifica visione e ci prendiamo una pausina mangiando qualcosa.
Ci aspetta la salita alla “Cima Coppi” di oggi..se non sbaglio quota 2820mt.
Una volta rifocillati ripartiamo. Ci aspetta una ventina di minuti di portage su un ghiaione scivoloso veramente insidioso. Per la mia prima volta di biker prendo in spalla la mia amata bici accomodandola tra capoccia e zaino. A passo lento e costante cerchiamo di guadagnare la vetta. Gli escursionisti ci guardano incuriositi come fossimo marziani..scattano foto alla carovana di strani bipedi con due ruote sulla testa.
Arriviamo in cima, Bobo soffre per la sua schiena malconcia, il portage ha acuito il suo malessere ed ha bisogno di rifiatare un pò. Dall’alto vediamo il Lac des Neuf Coleurs, un piccolo cerchio blu come il cielo che pare un gioiello incastonato nel grigio severo di queste montagne. Si va avanti in cresta..un fantastico susseguirsi di saliscendi in singletrack sulla “schiena del dinosauro”. Pendii scoscesi ai nostri lati e una stretta traccia da seguire tutta di un fiato senza distrarsi troppo e guardando avanti. Improvvisamente si apre sotto di noi la visione del lac de l’Etoile..uno specchio blu zaffiro che non può non emozionare. Wild tra creste e lago sfrutta al massimo la sua compattina Nikon...l’obiettivo imprigiona angoli incantati e ci divertiamo a trovare spot suggestivi per il ns fotografo ufficiale di giornata.
Pedaliamo e ogni tanto spingiamo e camalliamo fino a conquistare quota 2785..Monsieur Le Paneyron! Tra abbracci e grida di giubilo abbiamo raggiunto il nostro obiettivo!!! Guardiamo intorno a noi, pare di essere sul tetto del mondo. Due alianti ci passano in continuazione sopra la testa..due volatili che solcano il cielo come fossero enormi aquile bianche.
Si scende verso il col di Vars e si mischiano esaltazione ed adrenalina. Si vola sulla stretta traccia terrosa tra curve e semicurve..ogni tanto si galleggia sul ghiaione tra rapidi saliscendi divertentissimi tra rilanci continui. Wild è in estasi, Enri un imprendibile folletto che carva ogni curva e supera ogni ostacolo con salti e saltini, Bobo il solito maestro di nose press nonostante il freno davanti semi inutilizzabile. SBoarder ci guarda sorridente...forse sta pensando che lo snowboard non è l’unico attrezzo possibile per vivere a fondo la montagna mentre io rifletto con immenso piacere su chi nel frattempo sta impazzendo nel mio ufficio.
Purtroppo la discesa è finita e torniamo al Vars. Ci aspetta una coca cola fresca e qualche altra cosa da mangiucchiare. Non possiamo perdere troppo tempo...ci aspetta un altro pò di dislivello sia in salita che in discesa verso St. Paul.
Un ultima rampa costante ci porta alle batterie sopra il grazioso paesino francese. Abbiamo conquistato gli ultimi metri di dislivello in salita. Possiamo lanciarci giù per un pendio in un fantastico bosco di larici dove ci attendono un centinaio di tornanti a gomito. Bobo, il guru del tornante, fa da chioccia a Wild ed Enri che tentano di emularlo nel nose press con alterni risultati.
Ma non si può dare troppo spazio allo studio ed all’esercizio quando ci si trova in un simile paradiso...entriamo in tornanti a gomito continui a cui si alternano poche decine di metri di traverso che poi riportano ad un altro tornante e così via....SPET-TA-CO-LO!!! non si può dire altro.
Torniamo a St. Paul ci aspettano la squisita cortesia di una signora che ci serve in un alimentari francese pane, formaggio e birre fresche. Il tutto gustato a fianco ad una stalla.
Forse gli animali si stanno chiedendo quali esseri sono giunti in prossimità tali da essere più maledodoranti di loro...
Ci sediamo a un tavolo mangiando e assaporando il meritato relax e le birre come perfetta conclusione di una giornata meravigliosa ed indimenticabile tra risate, battute e aneddoti di questa epica cavalcata tra la terra e il cielo.
Michele “AdelasiaDreaming”
giovedì 4 agosto 2011
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